Virus Ebola timori, precauzioni, previsioni
– di Roberto Vacca
È ragionevole temere il virus Ebola. È infettivo, non si cura e uccide più della metà dei pazienti. La più grave epidemia (per fortuna ancora circoscritta e limitata nei numeri) è cominciata nel dicembre 2013 in Guinea. Si è estesa a Liberia, Sierra Leone, Congo e a pochi casi isolati in Nigeria, Senegal, Mali, USA, Spagna. Sono accorsi sul posto medici, paramedici e militari da vari paesi. Gli Stati Uniti stanno mandando nella zona 3000 soldati. Il Pentagono sta realizzando unità di isolamento per far eventualmente rientrare in patria personale che abbia contratto il virus durante la missione. Le unità ptreanno trasportarr fino a 12 pazienti su aerei da trasporto C-130.
Le cure alleviano i sintomi e riducono la mortalità. I controlli dei viaggiatori provenienti dai Paesi colpiti, isolamenti, chiusura di frontiere e quarantene hanno successo per ora. I malati erano 3071 il 25/8, 5762 il 17/9 e 10.141 il 25 ottobre. Però il Center of Disease Control (Atlanta, Ga), dice che quei numeri non sono affidabili: potrebbero essere anche 3 volte maggiori.
In conseguenza fare previsioni è arduo. Io ho elaborato formule matematiche e software che permettono spesso di prevedere con anticipo e precisione il decorso di malattie infettive – se si hanno dati sicuri sul decorso iniziale. Queste procedure non sono utilizzabili per questo insorgere di Ebola, date le incertezze citate. Alcuni epidemiologi hanno azzardato previsioni di 20.000 malati entro novembre e 277.000 entro dicembre. Non sono credibili. Attendiamo dati sicuri – sperando che rispecchino un declino del morbo – e confidiamo nelle misure citate.
Parlavo di Ebola nel libro “La pillola del giorno prima” che scrissi con M Malvaldi (Transeuropa Edizioni, 2012). Dicevo:
“Nel 1976 fu individuato in Congo il virus Ebola (appartenente alla famiglia delle Filoviridae) che produce una febbre emorragica. Causa dolori, mal di gola, vomito, diarrea ed eruzioni petecchiali. Se ne curano poco efficacemente soltanto i sintomi e non sono stati trovati vaccini, né altre misure preventive. Muore dal 60% al 90% degli uomini e dei primati che lo contraggono per contatto col sangue o con le secrezioni di malati. Data l’estrema virulenza, questo virus è stato considerato estremamente temibile: un’altra “peste del millennio”. In realtà si è presentato sporadicamente solo in decine o poche centinaia di casi – in Congo, Gabon e Uganda.
Nel suo romanzo di fantapolitica “Executive Orders” del 1996, Tom Clancy fa diventare Presidente degli USA il suo personaggio Jack Ryan. {era vice-presidente, e succede al Presidente che muore con quasi tutti i Segretari di Stato e i membri del Congresso, quando un pilota kamikaze della Japan Air Lines si schianta con il suo 747 sul Campidoglio di Washington.} Si tendono i rapporti fra USA e Repubblica Islamica Iraniana. Il perfido Ayatollah Mahmoud Haji Daryaei fa preparare ai suoi biologi grosse culture di virus Ebola e manda agenti con bombole spray a disseminarlo in congressi e teatri negli Stati Uniti. Però il virus ha una brevissima persistenza nell’ambiente esterno [vero] e, quindi, muoiono solo poche migliaia di cittadini americani – un numero vicino a quello delle vittime dei due attacchi suicidi del 1991 alle Torri Gemelle dell’International Trade Center a Manhattan.
È curioso, ma, sembra, non preoccupante, che geni di Ebola e di altri retrovirus siano presenti anche nel genoma umano.”